Se i discepoli della scuola di Mileto identificavano l' archè in una sostanza generica materiale, i pitagorici ritenevano che l' archè si identifichi in un numero.
Per i Greci il numero non era qualcosa di astratto, ma aveva caratteristiche fisiche e geometriche: un numero era contemporaneamente una figura geometrica e viceversa.
Se il numero è la sostanza delle cose, per capire i rapporti tra esse dobbiamo fare riferimento ai rapporti tra i numeri. Poiché i numeri si dividono in dispari e pari, anche le cose hanno una duplice natura.
Da un lato vi è il dispari, che è un' entità limitata, simbolo della perfezione, poiché solo ciò che è limitato permette la misurazione.
Dall' altro lato vi è il pari, un' entità illimitata, simbolo di imperfezione e caos.
Un esempio è il 2, che ha una struttura illimitata, cioè incompleta, mentre il 3 presenta una struttura fisica chiusa e perfetta
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