sabato 17 ottobre 2020

Matrix


Il film Matrix, oltre ad avere spettacolari effetti speciali e avvincenti combattinemti, ha anche un gran significato filosofico:

Il protagonista Neo non riesce a trovare delle risposte a degli interrogativi che si pone.

Lui viene contattato da Morpheus, un famigerato 'pirata virtuale' ricercato dalle autorità, perché le macchine hanno preso il controllo degli umani sfruttando gli uomini per sopravvivere e tenendoli incatenati, avvalendosi della loro energia.
Il mondo che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi é reale, ma nell'ambito della realtà, esso é una beffa, non esiste: si tratta solo di immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine che ci tengono schiavi.
le macchine, le case e le strade non sono altro che immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine dominatrici; il mondo intero é un inganno ordito dalle onnipotenti intelligenze artificiali che ci controllano.
Grazie a una pastiglia di Morpheus, Neo apre gli occhi per la prima volta. Infatti, quel che fino ad allora aveva visto, non erano altro che immagini virtuali percepite dal suo intelletto, e non dai suoi occhi.
Per ritornare nel mondo reale, Neo e gli esseri umani ritornano nel programma Matrix per riappropiarsi della loro libertà e alla fine hanno successo.
Il film ruota tutto attorno all'opposizione tra mondo vero e mondo fittizio, spacciato per vero.
Il film potrebbe in parte essere fatto valere come una rappresentazione del pensiero (gnoseologico e politico) di Platone, infatti il filosofo aveva già distinto il mondo vero (il mondo delle idee) e mondo apparente (il mondo sensibile in cui viviamo).

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