martedì 5 gennaio 2021

Protagora e Gorgia

 Protagora è il pensatore più originale del movimento sofista. A lui viene attribuita l' affermazione "l' uomo è misura di tutte le cose; delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono".

L' uomo può essere inteso come l' individuo singolo e dunque l' affermazione sofista significherebbe che le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista. L' uomo è il criterio di giudizio della realtà o irrealtà delle cose.

Questa visione che emerge è una visione relativistica: non esiste una verità assoluta, valida per tutti, ma si devono ammettere diverse interpretazioni. Non vi è una legge naturale e universale che stabilisca che cosa è giusto e cosa è ingiusto, che cosa è bene e che cosa è male.

Il relativismo di Protagora riconduce tutte le conoscenze al contesto umano, sociale e culturale in cui si sono formate. Da questo punto di vista la sua concezione può essere considerata come una forma di "umanismo, in quanto l' uomo è sempre criterio di giudizio. Tale criterio è rappresentato  dall' utile, inteso come ciò che si concorda essere il bene del singolo e della comunità. La parola assume un ruolo fondamentale come strumento per raggiungere il consenso.

Protagora afferma di perseguire l' utilità comune, cui indirizza la retorica, l' arte di persuadere l' uditorio mediante un linguaggio chiaro, semplice e convincente. Il metodo protagoreo, o metodo dell' antilogia, si fonda sul presupposto che su ogni cosa sia sempre possibile addurre argomenti a favore e contrari. Il metodo sofista quindi addestrava i discepoli a saper sostenere le posizioni vantaggiose nella società, facendole sembrare più forti.


Gorgia, sofista siciliano, si fa interprete di un principio: sganciato da ogni criterio di verità di tipo universale, il discorso è tutto. In questi termini si arriva a sostenere una forma di "scetticismo metafisico", secondo cui non esiste nulla di oggettivo. 

Gorgia quindi asserisce che:

  • l' essere non esiste, perché la sua esistenza implicherebbe una serie di contraddizioni logiche
  • se anche esistesse non potremmo conoscerlo, perché il pensiero non rispecchia la realtà
  • se anche fosse conosciuto non potrebbe essere comunicato attraverso le parole, che hanno una natura diversa rispetto a quella delle cose
Il linguaggio è quindi come una forza ammaliatrice che permette di dominare e influenzare i sentimenti degli uomini.


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