sabato 31 ottobre 2020

I fisici pluralisti


Oggi la scienza è un ben consolidato e organico complesso di conoscenze teoriche che riguardano
settori come la fisica, la biologia, la botanica, l' astronomia, la geografia, la medicina e altri ambiti.

Ogni scienza ha un oggetto specifico e pur ispirandosi a una comune mentalità sperimentale, ha una propria procedura metodologica.

Il termine tèchne (tecnica), comprendeva nell' antica Grecia, l' arte della trasformazione e dello sfruttamento del mondo naturale come anche la sua conoscenza. Nella società greca, chi possedeva le conoscenze padroneggiava quasi sempre l' arte del fare, cioè era esperto nella produzione degli oggetti.

I Greci furono i primi a dare il via alla ricerca scientifica, collegando l' esperienza e il ragionamento. Grazie al loro metodo riuscirono a creare connessioni durature tra i fenomeni osservati e elaborarono un solido sistema di conoscenza del mondo.

Dei fisici pluralisti, denominati cosi perché ammettono a fondamento dell' universo una pluralità di principi materiali, citiamo Empedocle, Anassagora e Democrito

Empedocle di Agrigento era un medico, poeta, taumaturgo e mago. Egli descrive la nascita dell' universo a partire dallo sfero, dove l' acqua, il fuoco, la terra e l' aria si mescolano. Questi quattro elementi rappresentano i quattro elementi primordiali. Questi principi sono eterni, immutabili e identici a se stessi.

Secondo Empedocle ci sono due forze cosmiche, l' amore e l' odio, che spingono gli elementi a separarsi. Mescolando o separando gli elementi, si ottiene tutto quello che è presente nell' universo. Dopo la disgregazione, segue sempre un processo di riaggregazione, così che la sfera torni ad essere uniforme. Infine l' esistenza per Empedocle costituisce un momento intermedio tra i due estremi di amore e odio.

Anassagora di Clazomene, considerato il primo vero scienziato, visse ad Atene per gran parte della sua vita, fino a quando non fu esiliato perché riteneva che il sole non fosse un dio, ma una massa infuocata. Anassagora trattava i fenomeni come effetti di cause naturali, e non come frutto di misteriose forze divine.

Anassagora elabora la teoria dei semi, particelle piccolissime di materia che danno origine alle cose visibili. Queste particelle differiscono per la qualità e sono infinitamente divisibili e infinite in quantità e numero. Egli afferma che "tutto è in tutto"( in ogni cosa troviamo i semi di ogni cosa).

Anassagora dice anche che all' inizio "tutto era uno", ossia che i semi erano confusi insieme. Poi attraverso il processo di differenziazione e separazione.

L universo è originato secondo lui da una forza chiamata intelligenza (noùs) che determina il movimento ed è la causa della separazione e composizione dei semi. L’intelligenza di Anassagora è un energia illimitata dotata di forza propria non mescolata ad altra cosa. La sua funzione consiste nel dare forma al caos indistinto originario.
L' intelligenza di Anassagora è illimitata, non mescolata ad altra cosa. La sua funzione è dare forma al caos originario, differenziando gli elementi. Secondo lui l’intelligenza ha generato un movimento vorticoso nel caos primordiale in cui tutti i semi erano congiunti in maniera confusa. Questo vortice ha prodotto così la separazione degli elementi opposti.


Democrito di Abdera affronta lo stesso problema di Empedocle e Anassagora con un visione materiale dell' universo, in cui gli elementi originari sono gli atomi, particelle indivisibili di materia. Gli atomi sono infiniti e identici tra loro dal punto di vista qualitativo, ma differiscono dal punto di vista quantitativo. Un esempio sono le lettere dell' alfabeto, le quali se vengono scambiate di posizione formano parole diverse con significati diversi.
Gli atomi sono, per Democrito, semplici, indivisibili, ingenerati ed eterni, uniformi, immutabili.
L' unica differenza dal punto di vista di Parmenide è che gli atomi si aggreghino e separino dando origine al mutevole spettacolo del mondo visibile.
Democrito doveva riconoscere anche l'esistenza del vuoto, il non essere: il vuoto è il nulla assoluto in cui gli atomi si muovono.
Il movimento è affidato al caso, un moto vorticoso e caotico.
In sintesi, la concezione del mondo di Democrito si presenta come:

  • meccanicistica, poiché tutti i fenomeni vengono spiegati mediate processi fisici e quindi meccanici senza ricorso ad alcun principio esterno alla natura
  • deterministica, perché tutto ciò che avviene nell'universo è retto dalla ferrea legge della necessità, cioè è "determinato" da una causa necessaria
  •  materialistica, in quanto non ammette altra realtà se non la materi
  • atea, perché esclude ogni ipotesi di Dio.

Parmenide

Vissuto a Elea, un' antica colonia greca sulla costa della Campania, Parmenide crebbe in un ambiente ben diverso dall' ambiente ionico. Le opere di Parmenide sono scritte sotto forma di poesia, poiché i primi filosofi trovavano ispirazione dai grandi miti, adattandole alla loro riflessione razionale.

Il messaggio di Parmenide, non molto chiaro sotto alcuni aspetti, è:

"L' essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere". Ciò significa che soltanto l' essere esiste e che il non essere non esiste e non può essere neanche pensato.

Per Parmenide, il termine "essere" viene inteso come ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta, eterna e immobile. Se una cosa esiste, non nasce né perisce, non si muove e non cambia. Questa idea è in netta contrapposizione con la concezione dell' universo di Eraclito.

Nell' ambiente aristocratico dove viveva Parmenide, la sua idea di immutabilità, contro quella della trasformazione di Eraclito, trova una giustificazione nel piano sociale e politico.

Il pensiero di Parmenide parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla, perché se esso derivasse dal nulla sarebbe la fine della realtà e del pensiero.

Per via deduttiva, Parmenide definisce l' essere come:

  • Ingenerato e imperituro: se l' essere dovesse nascere, dovrebbe derivare da ciò che non è, ma niente può derivare da ciò che non esiste, dunque l' essere non può nascere
  • Eterno: l' essere non ha passato ne futuro. L'essere vive in un sempiterno presente; L'essere è semplicemente "è".
  • Immutabile e immobile: ogni movimento implica una contaminazione tra A e B, dove A è diverso da B. Ma se A è "essere", B dovrà essere "non essere".
  • Finito: secondo i greci la perfezione non è data dall' infinita, ma dalla finitezza. Parmenide dice che l' essere è una sfera perfettamente omogenea.
    Con Parmenide vengono introdotti alcuni principi logici, come:
  • il principio di identità: A=A, l' essere è ed è identico a se stesso
  • il principio di non contraddizione: l' essere è, dunque non può non essere
  • il principio del terzo escluso: ogni cosa o è, o non è (non esiste una terza posizione)
Parmenide elabora la sua tesi come qualcosa di sorprendente e difficile da accettare che solo pochi possono condividere con lui

giovedì 29 ottobre 2020

Eraclito


 Eraclito era un filosofo greco vissuto nella città di Efeso tra il VI e il V secolo a.C., e rappresenta una delle personalità più significative della filosofia arcaica.

La riflessione di Eraclito si può suddividere in due nuclei tematici: il flusso universale e il lògos e la legge dei contrari.

Il flusso universale: 

Eraclito parte dal presupposto che nulla nel mondo è in uno stato di quiete; tutto è costantemente in movimento. Tutto muta costantemente, anche gli esseri umani. Ad esempio, per Eraclito, non è possibile bagnarsi due volte nello stesso fiume, perché le sue acque si rinnovano costantemente, ma anche perché la nostra identità cambia (pànta rèi, "tutto scorre")

Per Eraclito, la sostanza che meglio identifica questi cambiamenti universali è il fuoco, elemento mutevole e distruttore. Dal fuoco, per condensazione, hanno origine l' acqua e la terra e tutti gli elementi. Il fuoco è però soprattutto il simbolo della legge segreta che regna al di sotto dell' apparente disordine dell' universo second cui i contrari su unificano in una superiore armonia.

Il lògos e la legge dei contrari:

Secondo Eraclito, dietro alla scissione e la trasformazione delle cose è presente un ordine razionale, che solo gli uomini saggi possono vedere, a differenza del popolo ignorante, incapaci di usare la ragione. 

Gli elementi contrari che compongono l' universo sono in uno scontro perpetuo, ma allo stesso tempo sono inscindibili e complementari: vivono l' uno soltanto in relazione all' altro.

Per Eraclito questa inscindibilità dei contrari è la legge fondamentale dell' universo e per sottolinearne la razionalità, egli la indica con il termine lògos ("ragione"). Questa parola indica il principio intelligente che presiede al giusto equilibrio delle forze opposte.



sabato 17 ottobre 2020

Matrix


Il film Matrix, oltre ad avere spettacolari effetti speciali e avvincenti combattinemti, ha anche un gran significato filosofico:

Il protagonista Neo non riesce a trovare delle risposte a degli interrogativi che si pone.

Lui viene contattato da Morpheus, un famigerato 'pirata virtuale' ricercato dalle autorità, perché le macchine hanno preso il controllo degli umani sfruttando gli uomini per sopravvivere e tenendoli incatenati, avvalendosi della loro energia.
Il mondo che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi é reale, ma nell'ambito della realtà, esso é una beffa, non esiste: si tratta solo di immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine che ci tengono schiavi.
le macchine, le case e le strade non sono altro che immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine dominatrici; il mondo intero é un inganno ordito dalle onnipotenti intelligenze artificiali che ci controllano.
Grazie a una pastiglia di Morpheus, Neo apre gli occhi per la prima volta. Infatti, quel che fino ad allora aveva visto, non erano altro che immagini virtuali percepite dal suo intelletto, e non dai suoi occhi.
Per ritornare nel mondo reale, Neo e gli esseri umani ritornano nel programma Matrix per riappropiarsi della loro libertà e alla fine hanno successo.
Il film ruota tutto attorno all'opposizione tra mondo vero e mondo fittizio, spacciato per vero.
Il film potrebbe in parte essere fatto valere come una rappresentazione del pensiero (gnoseologico e politico) di Platone, infatti il filosofo aveva già distinto il mondo vero (il mondo delle idee) e mondo apparente (il mondo sensibile in cui viviamo).

Ethik und Moral


Ethik und Moral

Was ist Ethik? Was ist Moral?
Diese sind zwei verschiedene Sachen:
  • Ethik stammt von dem griechischen Wort "ēthos" ab. Übersetzt bedeutet dies soviel wie Charakter oder Sinnesart.
  • Moral dahingegen stammt aus dem Lateinischen. Das lateinische Wort "Mos" bedeutet übersetzt Sitte.
Ethik:
Ethik beschäft sich mit der Theorie der Moral.
  • Ethik philosophiert über diverse Moralen und systematisiert diese aufgrund ihrer Begründungen und Prinzipien.

  • Während noch viele Moralen koexistieren (religös, politisch, gerecht), kann es nur eine Ethik geben
  • Daher gibt es auch nur eine ethische Forschungsgemeinschaft. Jene Forscher mögen zu unterschiedlichen Ergebnissen gelangen, trotzdem beschäftigen sich alle mit dem Hintergrund der Moral.
  • Obwohl die Ethik hauptsächlich in der Philosophie beheimatet ist, wird sie auch in anderen Fachbereichen, wie zum Beispiel in der Moraltheologie, Moralpsychologie oder der Moralsoziologie, betrieben.

Moral:
Moral ist die praktische Anwendung der Ethik.

  • Unter einer Moral versteht man also ein Normensystem, das versucht, richtiges Handeln zu beschreiben und somit auch für alle gültig sein soll
  • Ein Normensystem kann durch Prinzipien oder Werte klar definiert sein. So ein System besagt dann zum Beispiel, dass Stehlen falsch ist, weil ein anderer dafür gearbeitet hat.
  • Im Gegensatz zum subjektiven Urteil, zum Beispiel Geschmack, Lieblingsfarben oder Etiketten, sollen Moralen für alle gelten können.


venerdì 16 ottobre 2020

Logos und Mythos

Im 600 v. Chr. griechische beginnen, an ihren Mythen, die auf Glauben basieren, zu zweifeln.
Schrittweise ersetzen sie mythologische Antworten auf existentielle Fragen (Woher kommt der Mensch? Woher kommt die Welt? Was passiert nach dem Tod? Weshalb gibt es Leid, Krieg, Naturkatastrophen? ...) durch logisch-rationale Antworten ("Logos") zu ersetzen.
Die erste Theorie kommt aus griechische Philosofen.


Beispiele für sehr frühe philosophische Aussagen:

  • "Wasser ist der Ursprung allen Seins" (Thales)
  • "Der Ursprung allen Seins ist die Zahl Eins" (Pythagora)
  • "Alles ist im Fluss". "Alles fließt." "Panta Rhei" (Heraklit)
  • "Der Krieg ist der Vater aller Dinge" (Heraklit) Mythos = Bild, Erzählung, Geschichte



Logos = Wort, Vernunft, Verstand

Mythos = Bild, Erzählung, Geschichte

martedì 13 ottobre 2020

I Pitagorici

 Se i discepoli della scuola di Mileto identificavano l' archè in una sostanza generica materiale, i pitagorici ritenevano che l' archè si identifichi in un numero.

Per i Greci il numero non era qualcosa di astratto, ma aveva caratteristiche fisiche e geometriche: un numero era contemporaneamente una figura geometrica e viceversa.

Se il numero è la sostanza delle cose, per capire i rapporti tra esse dobbiamo fare riferimento ai rapporti tra i numeri. Poiché i numeri si dividono in dispari e pari, anche le cose hanno una duplice natura.

Da un lato vi è il dispari, che è un' entità limitata, simbolo della perfezione, poiché solo ciò che è limitato permette la misurazione.

Dall' altro lato vi è il pari, un' entità illimitata, simbolo di imperfezione e caos.

Un esempio è il 2, che ha una struttura illimitata, cioè incompleta, mentre il 3 presenta una struttura fisica chiusa e perfetta




Tra questi aspetti c'è una lotta apparente, perchè la natura profonda delle cose tende all' armonia e alla conciliazione; la diversità si rivolse in una superiore unità.

Il numero perfetto è il 10, raffigurato come un triangolo che ha come lati il 4, che contiene sia il pari che il dispari.
Su di esso-la sacra figura della tetractys- i pitagorici prestavano il loro giuramento di fedeltà all' associazione.

L' anima può liberarsi dalla prigione del corpo e dalla trasmigrazione delle anime attraverso l' ascesi e la filosofia.
Il cosmo, inteso come ordine misurabile in cui i rapporti tra le cose corrispondono ai rapporti tra i numeri, è composto da cose imperfette, composte dai numeri pari, e le cose perfette, composte dai numeri dispari



Kerberos

 


Kerberos

In der graeco-romanischen Mythologie ist Kerberos(deutsche Schreibweise von "Cerberus") der dreiköpfige Wachhund von Hades, dem Gott der Unterwelt. Er ist dafür zuständig, Seelen in die Unterwelt zu lassen und sie davon abzuhalten, wieder zu fliehen. Kerberos ist das Kind von Typhon und Echidna. Den Sagen nach gibt es nur wenige Helden, denen es gelungen ist, an Kerberus vorbeizukommen:

  • der Sänger Orpheus, der den Höllenhund durch seinen Gesang und sein Leierspiel bezaubern kann.

  • der Held Theseus, der den Minotaurus in seinem Labyrinth bezwang und von Herakles aus dem Hades zurück in die Welt geholt wird.

  • Alkestis, die treue Gattin, die anstelle ihres Mannes zu sterben bereit war.

  • Sisyphus, der listigste aller Menschen. Ihm gelang es sogar, den Tod (Thanatos) in Fesseln zu legen, sodass kein Mensch mehr starb. Was die Götter natürlich nicht lange duldeten. Doch selbst im Totenreich fiel Sisyphus noch eine List ein, Hades zu bewegen, ihn noch einmal zu seiner Frau in die Welt zurückkehren zu lassen.

lunedì 5 ottobre 2020

Le origini della Filosofia e la scuola di Mileto

La prima forma filosofica di pensiero si sviluppò nei secoli VII-VI a.C. in Grecia.

Una novità importante della filosofia è costituita dal metodo, nel quale si riconoscono validi solo gli argomenti che "reggono" alla razionalità umana.
L' unica autorità che i filosofi riconoscono è la forza del pensiero.

Il termine "filosofia" significa letteralmente "amore per la sapienza", ossia un amore che nasce dal senso di meraviglia degli uomini dalla bellezza delle cose.
A questo proposito Aristotele pensava che ogni uomo fosse spinto dall'impulso di chiedersi il perché di tutte le cose.
Il filosofo non possiede la sapienza, la cerca. Questa conoscenza che cerca consente di chiarire gli aspetti della vita, rispondendo a domande riguardanti aspetti interiori, come ad esempio trovare la felicità.

La riflessione filosofica si sviluppò dalle colonie greche della Ionia in Asia Minore, nelle città di Mileto, Efeso, Colofone, Samo e altre. In questi centri abitati era presente un' atmosfera di libertà e vivacità intellettuale particolare. Una nuova classe sorse, la quale, dopo aver messo in discussione il predominio delle vecchie aristocrazie, diede vita alla prima forma di democrazia, La loro democrazia era basata sull' isonomia, ossia l' uguaglianza davanti alla legge, come al giorno d' oggi.

I filosofi non si dedicavano alla ricerca in modo isolato, ma istituivano scuole filosofiche in cui gruppi di uomini vivevano una vita comune. In queste scuole, che si possono paragonare alle università di adesso, si dibattevano problemi teorici, si mettevano in comune difficoltà e dubbi e si condividevano scelte e soluzioni pratiche.

I più famosi raggruppamenti convenzionali o le più importanti scuole filosofiche erano costituite da:
  • gli ionici, della città ionica di Mileto. Tra i nomi più famosi vengono citati Talete, Anassimandro e Anassimene
  • i pitagorici, che fondarono una scuola a Crotone, costituita da Pitagora e i suoi allievi
  • gli eraclitei, discepoli di Eraclito, che si concentrarono sulla città ionica di Efeso
  • gli eleati, uno dei quali era Parmenide, che fondò una scuola nella città di Elea, in Campania
  • i fisici pluralisti, i cui esponenti di maggior rilievo e pensatori sono: Empedocle di Agrigento, Anassagora di Clazomene e Democrito della città di Abdera, contemporaneo di Socrate.
Socrate, Platone e Aristotele rappresentano il pensiero più maturo della filosofia classica greca, tanto da ispirare molti altri pensatori e scuole filosofiche nei secoli successivi.

I primi filosofi, affascinati dai fenomeni naturali, cercavano risposte razionali a domande come:
  • Qual è l' origine dell' universo?
  • Come si spiega la vita sulla Terra?
  • Perché le cose sono come sono e accadono come accadono?
I primi a tentare di rispondere a queste domande sono Talete, Anassimandro e Anassimene della scuola di Mileto. Non si sa molto su questi pensatori, ma si può affermare con certezza che possedevano conoscenze tecniche-scientifiche, ricevute dai sapienti della Media e della Babilonia.
A Talete si attribuisce la previsione di un eclissi e a Anassimandro l' invenzione della prima carta geografica.
A questi agrimensori, geografi e tecnici va inoltre attribuito il merito per aver individuato una causa, un principio ordinario(in greco archè)da cui derivano le cose. L' archè rappresenta sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forma che le ha generate, sia la legge che le governa e le rende intelligibili all' uomo.

Talete sapeva sfruttare le conoscenze meteorologiche, difatti pensava che l' origine di tutto fosse l'acqua, visto che ogni essere vivente era in parte composto d' acqua.
Questa idea non era molto diversa dai miti degli altri popoli, come l' acqua che il Nilo portava agli antichi egizi.

Anassimandro individuò la sostanza primordiale in un principio detto àpeiron, parola che significa "senza confini". Anassimandro riteneva che il principio da cui derivano le cose debba essere una sostanza indistinta dalle sostanze poste dagli altri filosofi.
Anassimandro inoltre ritiene che il modo in cui le cose derivano dalla sostanza si tratti di un processo di separazione e differenziazione governati da una legge chiamata Dike (la Giustizia). Questa separazione deriva da un movimento rotatorio nel quale caldo e freddo, secco e umido e gli altri contrari si sviluppano. Tramite questo si sviluppano infiniti mondi, che si dissolvono e si ricompongono in modo eterno.

Anassimene identificava il principio di tutte le cose nell' aria, paragonando la vita dell' Universo alla vita dell'uomo.
Questo principio ha carattere infinito ed è caratterizzato dal movimento incessante, in cui l' aria è la forza che muove il mondo.

La logica

 La logica occupa un posto in  primo piano nella filosofia di Aristotele. Egli usa il termine "analitica", che allude all' art...